Teatro

Speciale Fringe 2013

Speciale Fringe 2013

GEDEONE

Gedeone racconta dell'incontro tra un uomo e una donna, entrambi desiderosi di una relazione umana affettiva e se(n)suale.

La scrittura drammaturgica usa la fin troppo esplicita metafora del rondone facendo di questo giovane uomo che cresce e poi lascerà il nido, una parabola dei rapporti umani uomo donna che per il suo autore, Alberto Massi, rimangono chiusi negli angusti confini degli stereotipi di genere che vogliono la donna, piuttosto che questa donna, avere come indole connaturata quella di esistere per accudire il maschio e l'uomo, piuttosto che questo uomo, avere una innata necessità di libertà che si traduce nell'abbandono del rapporto col femminile per potersi autodeterminare con completezza verso altri lidi

La bella regia, la recitazione precisa e squisita  dei suoi interpreti (Margherita Fusi meglio di Lapo Botteri), la storia raccontata con sensibile poesia, vengono così svilite da un orizzonte ideologico angusto e retrò, disarmante nella sua naivetè, che riporta la Storia indietro di almeno 30 anni, quando sono iniziati i primi studi sui ruoli sessuali e gli stereotipi di genere, che pretendono certi tratti caratteriali scritti nella biologia del sesso di appartenenza piuttosto che, come invece è, alla persona.

Il senso ultimo del testo sembra confermare uno status quo, patriarcale e stantio, contraddetto dalle molteplici coppie di donne e uomini del mondo reale che, a dispetto della tesi qui sostenuta, sono capaci di intessere una vera relazione.